
La Bomba invece, mantenne più di tutte le altre il carattere "negro", lo spirito africano delle movenze, divenendo il tipico ballo eseguito " en la calle" (per la strada). La Bomba deve il proprio nome dalla contrazione del nome di un tamburo locale, la bamboula, che lo scrittore portoricano Vizcarrondo sostituì con il termine "Bomba" e da qui il nome si espanse fino ad oggi. Ai nostri giorni, infatti, il ballo accompagnato da tamburi viene in Portorico chiamato semplicemnete " baile de Bomba" o Bombazo. Per suonare questo genere musicale sono necessari realmente solo due tipi di tamburi: il "buleador" o semplicemente Bula e il "Subidor" detto anche marcador. Il primo tiene il ritmo costante dei bassi e il secondo marca appunto i toni alti. In più, per cadenzare il ritmo, vengono usati la Maraca criolla e due bastoncini chiamati Cua.
Ci sono vari modi di ballare Bomba: "Reto individual" è lo stile dei solisti che interpretano la musica con varietà di passi e movenze delle braccia/posture del corpo. "Lerò" viene ballato in circolo da uomini e donne. "Tumba" si balla in linea orizzontale con uomini da una parte e donne dall'altra. " Congo" nel quale uomi e donne formano due linee frontali parallele cercandosi gli uni con gli altri, similmente alla Contradanza di origine francese. La Bomba, negli anni '70, approdò nei "salòn de baile", evolvendosi in un vero ballo di coppia ed è proprio su questo stile che affonda le radici la Salsa in Portorico.
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