giovedì 11 dicembre 2008

Break on two (BOT) e Dos en clave


Ci troviamo di fronte qui a due interpretazioni della musica Salsa differenti fra loro. Il break on 2 (rompere/spezzare sul 2) è quello maggiormente diffuso nel mambo/salsa n.y. style.
L’importanza dell’interpretazione della ritmica è data dal fatto che ad essa è legato il tipo di movimento dei ballerini che praticano crossing styles (cioè ballo in linea). Il break rappresenta un sistema ibrido di connessione tra i modelli interpretativi “on 1” & “on 2”. Il dancer, infatti, anziché muovere direttamente sull’ 1 o sul 2 della frase musicale con il primo movimento di una tecnica, tiene come riferimento un pre-passo, in un’ottica di alterazione interpretativa della struttura base del Mambo. Nel passo base del Mambo americano infatti, che costituisce la base portante degli stili in linea, l’uomo parte con il piede sinistro in avanti al 1° movimento (sull’1 o sul 2 della musica a seconda dell’interpretazione) e piede destro indietro al 4° movimento ( sul 5 o sul 6).

Nella didattica comune del n.y. style, la partenza è invece: uomo sinistro indietro al 1° e destro avanti al 4° (oppure uomo destro avanti al 1° e sinistro indietro al 4°), contando:

1.due.3 / 5.sei.7

Il dancer quindi tiene come riferimento le downbeats 1 & 5 all’inizio, ma poi rompe lo schema (da qui “break”) con il movimento principale sui battiti 2 & 6 della frase musicale (seguendo anche la clave 2+3 per i più esperti, o il Tumbao delle Congas on 2 sul golpe seco). In questo modello, derivante dal vecchio mambo tipico, il ballo visto dall’esterno sembra simile a quello in linea eseguito con il sistema “dos en clave”, ma in realtà viene eseguito con passi leggermente diversi. In particolare le pause sono effettuate in anticipo sul 4 & 8 della frase musicale anziché sul 5 & 1. Inoltre il movimento a passi aperti e l’azione del corpo spesso in avanti (override) stemperano molto le pause stesse, rendendo il ballo più continuo ed accelerato.
Vedi Eddie Torres dancers video @ : http://www.youtube.com/watch?v=7Y5L4flvj7s&NR=1

Nel modello “dos en clave”, adottato cmq sia da ballerini portoricani che niuorchesi, la predominanza del primo movimento è diretta sulla battitura dos della clave rovesciata (2+3). Quindi ogni inizio di tecnica viene portato dall’uomo/donna con il primo movimento sul primo colpo della clave (che corrisponde al 2 della frase musicale). La pausa viene tenuta sui battiti 1 e 5, contando pertanto la musica 2.3.4 / 6.7.8. Lo stile “dos en clave” è uno stile che richiede e permette molto controllo sul ballo. L’interpretazione della ritmica è determinata dal ballerino indipendentemente dalla parte melodica della musica, perché l’uomo/la donna ballano sul ritmo e non direttamente sulla melodia. In pratica la struttura della clave 2+3 viene memorizzata dal dancer come regola fissa.
Vedi Felipe Polanco footwork video @ : http://www.youtube.com/watch?v=5wXHv2_MDhQ

martedì 2 dicembre 2008

Rumba: esecuzione in sala


Di gran moda fra i ballerini di salsa più esperti, la Rumba cubana nella sua accezione più diffusa, il Guaguancò e le danze folkloriche locali per gli Orishas hanno trovato di recente discreto accesso anche nel ballo da sala, grazie alla diffusione di canzoni di Salsa dove vi si fa un esplicito riferimento.

Non particolarmente facile, soprattutto perchè necessita di una preparazione direi "psicologica", in quanto le sue movenze sono alquanto inusuali per noi ballerini europei, tuttavia la Rumba esercita un grande fascino per il tocco folklorico "negro" che sa infondere alla Salsa stessa.
Le movenze dell'afro-danza non sono tuttavia particolarmente agevoli da introdurre durante il comune ballo in pista, perchè richiedono una buona abilità di movimento e una mentalità aperta, vista la loro particolare tipologia. La paura di cadere nel ridicolo con dei movimenti approssimativi o, soprattutto, inadatti alle proprie possibilità è infatti sempre presente sia per gli uomini che per le donne.

Certamente noi europei abbiamo sempre in mente il classico negro "bembon" dei film che balla la Rumba accompagnato da una "mami" vestita di bianco. Ma questo è uno stereotipo direi da cartellone pubblicitario. In realtà Rumba non necessità di alcun tipo di particolare abbigliamento e nemmeno è abbinabile solamente ad un particolare target di età: la ballano infatti sia giovani che anziani.

Certo e' vero che nella forma della Columbia richiede una gran dose di abilità fisica che non tutti possiedono per le veloci contorsioni di piedi e corpo, ma in contrapposizione il moderato/lento Yambu' è spesso ballato proprio da anziani.
La versione più diffusa della Rumba cubana da sala resta cmq il Guaguancò, ballo di coppia in cui i ballerini, pur essendo staccati, si muovono in contrapposizione cercando nelle movenze un gioco sensuale culminante nell'azione del "Vacunao", (mimica sessuale dell'uomo che prende fisicamente la donna, trasdotta in particolari movenze di gambe o mani). Il vacunao è tipico del solo Guaguancò (ed assente perciò nello Yambu' e nella Columbia).

Inserire quindi dei piccoli pezzi di Guaguancò durante l'esecuzione di brani di Salsa è cosa fattibile, senza cadere in estremismi tali da rendere il ballo eccentrico o, cosa ancor peggiore, senza mollare il/la partner da solo/a per troppo tempo senza che sappia cosa fare! Dei brevi attimi di "sabor negro" sono sufficienti ad infondere "colore" anche alla più insipida salsa senza che un eventuale partner meno esperto/a abbia a soffrirne.

Se poi la canzone stessa fa riferimento esplicito in particolare alle danze folkloriche come quelle per gli Orishas richiamando i vari "santi" della Santeria (Eleguà, Oggun, Oya, Changò, San Lazaro etc.), i ballerini che conoscono gli elementi della cultura santera possono esprimerla ad hoc attraverso movenze appropriate.
Una cultura di base folklorica sarebbe quindi auspicabile, per coloro che si accingono ad imparare a ballare Salsa fin dai primi corsi, anche se vedo molto difficile per i principianti l'apprendimento di movenze rumbere e soprattutto la loro esecuzione in sala! Cmq già il fatto di conoscerne l'esistenza è un buon primo passo per entrare con il piede giusto nell'affascinante mondo della cultura caraibica.