Di gran moda fra i ballerini di salsa più esperti, la Rumba cubana nella sua accezione più diffusa, il Guaguancò e le danze folkloriche locali per gli Orishas hanno trovato di recente discreto accesso anche nel ballo da sala, grazie alla diffusione di canzoni di Salsa dove vi si fa un esplicito riferimento.
Non particolarmente facile, soprattutto perchè necessita di una preparazione direi "psicologica", in quanto le sue movenze sono alquanto inusuali per noi ballerini europei, tuttavia la Rumba esercita un grande fascino per il tocco folklorico "negro" che sa infondere alla Salsa stessa.
Le movenze dell'afro-danza non sono tuttavia particolarmente agevoli da introdurre durante il comune ballo in pista, perchè richiedono una buona abilità di movimento e una mentalità aperta, vista la loro particolare tipologia. La paura di cadere nel ridicolo con dei movimenti approssimativi o, soprattutto, inadatti alle proprie possibilità è infatti sempre presente sia per gli uomini che per le donne.
Certamente noi europei abbiamo sempre in mente il classico negro "bembon" dei film che balla la Rumba accompagnato da una "mami" vestita di bianco. Ma questo è uno stereotipo direi da cartellone pubblicitario. In realtà Rumba non necessità di alcun tipo di particolare abbigliamento e nemmeno è abbinabile solamente ad un particolare target di età: la ballano infatti sia giovani che anziani.
Certo e' vero che nella forma della Columbia richiede una gran dose di abilità fisica che non tutti possiedono per le veloci contorsioni di piedi e corpo, ma in contrapposizione il moderato/lento Yambu' è spesso ballato proprio da anziani.
La versione più diffusa della Rumba cubana da sala resta cmq il Guaguancò, ballo di coppia in cui i ballerini, pur essendo staccati, si muovono in contrapposizione cercando nelle movenze un gioco sensuale culminante nell'azione del "Vacunao", (mimica sessuale dell'uomo che prende fisicamente la donna, trasdotta in particolari movenze di gambe o mani). Il vacunao è tipico del solo Guaguancò (ed assente perciò nello Yambu' e nella Columbia).
Inserire quindi dei piccoli pezzi di Guaguancò durante l'esecuzione di brani di Salsa è cosa fattibile, senza cadere in estremismi tali da rendere il ballo eccentrico o, cosa ancor peggiore, senza mollare il/la partner da solo/a per troppo tempo senza che sappia cosa fare! Dei brevi attimi di "sabor negro" sono sufficienti ad infondere "colore" anche alla più insipida salsa senza che un eventuale partner meno esperto/a abbia a soffrirne.
Vedi video @: http://www.youtube.com/watch?v=MDgXtt14hyk
Se poi la canzone stessa fa riferimento esplicito in particolare alle danze folkloriche come quelle per gli Orishas richiamando i vari "santi" della Santeria (Eleguà, Oggun, Oya, Changò, San Lazaro etc.), i ballerini che conoscono gli elementi della cultura santera possono esprimerla ad hoc attraverso movenze appropriate.
Una cultura di base folklorica sarebbe quindi auspicabile, per coloro che si accingono ad imparare a ballare Salsa fin dai primi corsi, anche se vedo molto difficile per i principianti l'apprendimento di movenze rumbere e soprattutto la loro esecuzione in sala! Cmq già il fatto di conoscerne l'esistenza è un buon primo passo per entrare con il piede giusto nell'affascinante mondo della cultura caraibica.
1 commento:
Una cosa che terrei conto è che la rumba è altamente figurativa/teatrale, cioè si tratta di passi che rappresentano qualcosa. Reputo abbanstanza stupido far qualcosa che non si sà cos'è, a maggior ragione alcuni tipi di rumba.
A quanto ne sò di rumba esiste: la santeria (di carattere religioso), columbia, Guaguancò (corteggiamento e sessualità, c'è ben poco di sensualità), yambú.
In alcuni casi, sopratutto nel Guaguancò, la donna ha risvolti quasi offensivi a seguito dei "vacunao" (inseminazione) effettuati dal ballerino. A maggior ragione se la donna non sà cosa vuol dire
La rumba è bellissima come danza ma direi di metterci un po' di testa in quello che si fa per non scadere nel volgare.
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