sabato 28 febbraio 2009

American Mambo VS Cuban Mambo

Uno dei balli che ha fatto epoca è sicuramente il Mambo. Nell'ambito del social dancing (il ballo in sala) il modello che ha fatto storia è nato e stato costruito a New York alla fine degli anni '40, inizi anni '50. La struttura del mambo americano portò una rivoluzione nel modo di ballare dell'epoca per vari motivi: primo, il ballo sfruttava un movimento verticalizzato e non circolare come altre danze. Secondo, non aveva progressione in sala, ovvero veniva eseguito sostanzialmente sul posto. Terzo, si prestava a delle movenze tribali che oggi definiremo "sexy", ma all'epoca vennero bollate come oscene, per cui come nel caso del Tango, il ballo venne emerginato dalle autorità religiose come lussurioso e contrario alla morale (vedi il titolo non casuale del famoso film "Dirty Dancing"). In conclusione il successo del Mambo, fu dovuto grossa parte a questo suo alone di trasgressività che, in una società puritana e perbenista come l'America del primo dopoguerra, fece da lancio pubblicitario. A parte questo, il Mambo rappresentò realmente qualcosa di diverso nella storia del ballo, in quanto la sua struttura verticalizzata si prestava ad infinite variazioni figurative. E qui le scuole di ballo ci lavorarono ampiamente sopra. Una delle movenze tecniche elaborate proprio dalle varie scuole del tempo fu quella definita "Cuban motion", che potremmo tradurre come "modo di muovere alla cubana". In sostanza si tratta di muovere le spalle e i fianchi in contrapposizione al movimento dei piedi, dando luogo ad un caratteristico movimento del corpo durante i passi specie nelle fasi di assolo, tipiche proprio del Mambo.
Ma da dove nacque l'idea di utilizzare un passo base a tre movimenti avanti e indietro? Si presuppone che la prima comparsa del Mambo basico si ebbe grazie ad una deformazione del movimento base della "Square Rumba"in seguito all'aumentare della velocità del ritmo. Questo ballo d'importazione cubana (stiamo parlando del Danzòn) trovò larga diffusione negli USA per ballare le musiche del Bolero, un genere lento-melodico molto diffuso all'epoca. Il ballo prese il nome popolare di "Square Rumba" perchè ballato con un passo a forma di quadrato. Il nome Rumba venne appiccicato semplicemente perchè negli USA tale termine definiva una moltitudine di musiche/balli provenienti dalla zona caribeña.
La febbre del Mambo esplose letteralmente fra gli anni '50 e '60 ed ebbe uno dei punti di ritrovo maggiormente famosi nella sala da ballo Palladium di N.Y. dove venne celebrato con una moltitudine di shows, dando luogo anche a delle varianti solistiche molto apprezzate e caratteristiche, i cosidetti duos e trios di ballerini in sincrono. Ci furono gruppi formati solo da uomini, altri da donne. Il ballo veniva costruito in modo tale che i dancers si muovessero all'unisono creando un particolare effetto "spettacolo". Due dei gruppi artistici più famosi furono quelli composti da Freddy Rios, Mike Ramos, che diedero vita al duo mambero denominato Mambo Legends ed i Mambo Aces composto da Anibal Vasquez e Joe Centeno, autori di innumerevoli applauditissimi shows di Mambo e Chachacha. Il mambo americano trovò la sua evoluzione naturale come ballo con l'avanzare della musica che fu etichettata come Salsa, della quale in N.Y. divenne il cavallo portante con il nome di Salsa New York style, o Salsa Night Club style.
Diversa fu la situazione del Mambo Cubano. Nato come danza folklorica in uso in particolari cerimonie religiose legate alla Santeria (forma religiosa mista cattolico-pagana largamente diffusa in Cuba) la danza non aveva nulla che la potesse legare al fenomeno del social dancing (veniva infatti ballata con passi staccati o in gruppo circolare). Ma con la diffusione in Cuba delle presenze americane, alla fine anni '40 si fece largo l'introduzione di nuove sonorità musicali (il Mambo appunto) nelle sale da ballo dell'Havana e da qui la necessità di introdurre per esse una struttura di ballo adatto per la coppia. Il primo modello ad essere utilizzato fu uno dei basici del mambo tipico il movimento avanti/indietro a tre passi con l'uomo però in partenza con il piede destro avanti (mentre nel mambo americano con il piede sinistro, fatto questo legato al problema della postura della coppia). Il Mambo cubano tuttavia conservò sempre un cordone ombelicale con la tradizione folklorica locale, anche entrando nelle sale da ballo, diversificandosi in parte dal "cugino" americano.
Basici del Mambo in questo video @: http://www.youtube.com/watch?v=YBCY_YoDBhc
Dal Mambo cubano, nel social dancing, si evolse ben presto proprio nei nights dell'Havana un altro ballo famosissimo, il Chachacha.

venerdì 20 febbraio 2009

Congressi di Salsa



Dal lontano 1997, anno del primo Congresso de la Salsa, svoltosi a in Portorico, ad oggi sono passati 12 anni ed il fenomeno dei Congressi ha vissuto in questo lasso di tempo un boom senza precedenti in tutto il mondo.
Nel 1997 la All Star Entertainment (Portorico) diretta dal promoter Eli Irizarri lancia, primera vez, questa iniziativa ed ottiene un lusinghiero successo: oltre 300 partecipanti da 19 nazioni del mondo firmano la loro presenza in San Juan. Ma nei tre anni seguenti il numero triplica e con il successo di pubblico arriva anche la sponsorizazione della Bacardi, una delle industrie e marchi internazionali più famosi nella produzione di rhum che appoggia l'iniziativa del Congreso Mundial Tour e delle competizioni Salsaopen (una specie di campionato mondiale della salsa la cui finalissima si svolge al Congresso di Portorico) www.puertoricosalsacongress.com www.salsaopen.com
Il successo di tale iniziativa non lascia tuttavia indifferenti i businessmen americani. Infatti uno dei promoter di musica latina più famosi della West Coast USA, Albert Torres, dopo aver ospitato per 2 anni in Congreso Mundial a Los Angeles, decide di mettersi in proprio. Nel 2001 lancia il Los Angeles Salsa Congress (www.alberttorresevents.com) che, negli anni a seguire, per l'afflusso di partecipanti e pubblico diviene il Congresso Mondiale per eccellenza. Gestito dalla AlbertTorresEvents (che organizza anche un campionato mondiale a Las Vegas www.worldsalsachampionships.com per far concorrenza al Salsaopen dalla A.S.E.) il Congresso della Salsa si espande in tutto il mondo a macchia d'olio. Moltissime le nazioni che aderiscono all'iniziativa di avere una propria "reunion" (perfino gli Emirati Arabi Unificati, il che è tutto dire ...) e così le due società All Star Entertainment di Portorico e AlbertTorresEvents di Los Angeles si danno battaglia per la conquista dei mercati mondiali.
Oggi 2009, di fronte alla numerologia congressuale (vedi questo sito per renderti conto):
non possiamo che prendere atto di questo successo, perchè ovviamente ogni Congresso è un business economico, organizzativo, pubblicitario e d'immagine. Certo, come ogni iniziativa di successo, ha dato luogo ad una proliferazione di stereotipi, tanto che in diversi paesi ci sono stati degli anni in cui i Congressi "Mondiali" si sono sprecati, in quanto spesso organizzatori più o meno improvvisati, attratti dalle potenzialità di facili guadagni, hanno cercato di mettere in piedi eventi del genere con il risultato di inflazionare il mercato con clonazioni non sempre ben riuscite. Per cui al Congresso Mondiale si è andato sostituendo il Congresso regionale, provinciale, cittadino, il festival, il torneo, l'openday e chi più ne ha ...
Tutto questo sviluppo, anche se alle volte eccessivo, ha permesso cmq alla musica Salsa e a coloro che ne sono gli interpreti (i ballerini) di diffondere l'immagine del ballo e dell'ambiente salsero presso il grande pubblico dei non-appassionati, spesso attratto da tali manifestazioni, di confrontarsi, di scambiarsi opinioni e di poter accedere alla conoscenza di istruttori d'ogni stile e tipo. Il ruolo svolto dai Congressi in questi anni è stato eccezionale per il quantitativo di informazioni circolanti ed il ruolo unificatorio su etnìe diverse, modi di essere e filosofie di vita differenti. Lo slogan "Create unity through Salsa" amplificato in lungo e in largo nel mondo non è casuale.
Anche in Italia il fenomeno congressistico/festivals ha trovato numerosi organizzatori e fans come dimostrano le varie manifestazioni dedicate alla Salsa che si svolgono annualmente in diverse città della penisola.

martedì 17 febbraio 2009

ChaChaCha, stile caraibico e stile per competizioni



Il ChaChaCha è un ritmo musicale di origine prettamente cubana e la sua espansione nell'area caraibica e poi internazionale è stata alquanto veloce, grazie alle sue melodie accattivanti ed al suo ritmo vivace.

Il ChaChaCha tuttavia è uno di quei rari casi in cui il ballo precede la musica stessa. Infatti, a differenza di varie danze create ad hoc sulla base di musiche specifiche, in questo caso sono stati i ballerini stessi a dare l'idea del ritmo, poi evolutosi in musica.
Il ritmo di questo ballo nasce proprio da una storpiatura del movimento base del Mambo (e qui parliamo del Mambo da social dancing, che come ballo è nato e si è evoluto a New York alla fine degli anni '40 e di riflesso è arrivato anche a Cuba e non della danza folklorica cubana chiamata "Mambo").

Nella base verticalizzata del Mambo tipico infatti, alcuni ballerini hanno cominciato a storpiare il terzo e il sesto movimento (ossia quello centrale e finale) eseguendo una specie di triplo passo sincopato denominato appunto "triple mambo".

Tra la fine degli anni '40 e gli inizi degli anni '50 il musicista cubano Enrique Jorrin ebbe modo di vedere all'opera all'Avana alcuni ballerini danzare il Mambo con questo singolare sistema. Egli decise di creare un ritmo adattabile e, mixando il tipico Danzòn cubano e Son Montuno con un ritmo sincopato (divise in due parti il 4° battito della battuta musicale), cominciò a suonare una specie di Mambo con un tempo più lento e cadenzato, cui diede il nome di ChaCha.

Al ballo rapidamente espansosi specie negli USA e Portorico, venne affibbiato conseguentemente il nome onomatopeico di ChaChaCha, derivato appunto dall'azione dei piedi (o delle anche) dei ballerini. Negli anni '50 e '60 ottenne enorme successo perchè più lento e cadenzato della musica del Mambo e, quindi, maggiormente adatto al "social dancing".

Al tempo tuttavia il Chachacha veniva ballato partendo sull'1 della battuta musicale (quindi con il conteggio di 1.2.3.4& + 1.2.3.4&.

Nel 1952 l' Associazione Inglese dei Maestri di Ballo di Londra, prese in esame l'idea di creare un settore dedicato esclusivamente all'insegnamento ed alle competizioni di balli latino-americani da affiancare al già presente settore delle danze tradizionali Standard. Per fare questo invio' a Cuba come osservatori due insegnanti, tali Monsieur Pierre e Doris Lavelle, con lo scopo di redigere un rapporto sui balli ed i modi di ballare praticati all'Havana.

I due istruttori presto notarono il Mambo ballato con il triplo passo denominato ChaCha ed anche una specie di Bolero-Son di cadenza medio lenta, in cui spesso i ballerini partivano non sull'1 della battuta musicale, bensì sul 2, esportato negli USA con il nome di "Square Rumba" (Rumba in quadrato). Rientrati a Londra elaborarono i passi di questi due balli e da qui nacque il ChaChaCha "on 2" tutt'oggi utilizzato nelle competizioni di ballo e la Rumba "on 2"da competizione (detta anche Slow Mambo, perchè utilizza come base il passo base del Mambo rallentato), assolutamente differente dalla Rumba folklorica cubana.

In questi balli latini da gara (il così detto stile internazionale da gara), la postura è maggiormente rigida e stirata (specie nelle gambe) per ottenere effetto estetico e le movenze sono più grintose che nei corrispondenti balli in stile prettamente caraibico. L'entrata dei ballerini è sulla seconda nota della battuta musicale (2.3.4&1.), mentre il marcamento dell'1 viene effettuato con le anche. Visto in azione lo stile internazionale del Chachacha e' differente dallo stile di social dancing del caraibico, dovendo rispettare protocolli e regole diverse.

Tutt'oggi cmq il Chachacha annovera numerosi fans in ogni parte del mondo e pare che il momento del tramonto, come invece avvenuto per altri balli del tempo, sia ancora lontano.

mercoledì 11 febbraio 2009

Bachatango



Bachatango è un vocabolo oramai diffuso fra i salseri. E' la contrazione dei due termini Bachata/Tango e sta ad indicare un tipo di ballo eseguito sulle basi della Bachata, ma con l'introduzione di alcune figure caratteristiche del Tango Argentino.
Non è quindi un Tango Argentino ballato su musiche di Bachata, giacchè la ritmica e l'impostazione del ballo rimangono quelle della Bachata stessa. Tale adattamento di tecniche tratte dal Tango è elastico. Infatti non tutte le figure del Tango si prestano ad un inserimento nello schema ritmico della Bachata.
Dato il poco spazio sempre esistente nelle sale da ballo, la Bachatango ha trovato il suo sviluppo ottimale su base verticalizzata (ovvero in linea), piuttosto che orizzontale.

La coppia adotta una postura simile a quella del Tango, quindi chiusa, anche se lo stile "apicado" tipico di un certo stile milonguero qui non si presta bene, vuoi perchè alcuni movimenti richiedono spazio nella coppia per essere eseguiti, vuoi perchè la ritmica della Bachata è comunque piuttosto sostenuta ed una postura troppo ravvicinata intralcerebbe i movimenti.

Le basi del ballo sono composte dalla camminata verticale in avanti/dietro (o viceversa) detta "Corrida", nel movimento di surplace sul posto detto "Balanceo", dai cambi di direzione a sinistra (Giro a la izquierda) e a destra (Giro a la derecha), nella passeggiata laterale detta "Promenade".
Su queste fondamenta si inseriscono le varie figure tratte dal Tango come l'Ocho adelante, l'Ocho atras, il Sandwich, i Boleos, la Colgada, il Zigzag, la Sacada, lo Specchietto, i Ganchos di gamba ed infine i Casques ...

Il merito della Bachatango è quello di creare un "ponte" fra il mondo del Caraibico, in special modo Salsa e quello del Tango Argentino che, normalmente, viaggiano su lunghezze d' onda ben separate.