martedì 11 novembre 2008

Latin jazz en Nueva York


Machito, Mario Bauzà, Dizzie Gillespie, Bobbie Sanabria & la New York caribe-jazz connection, una delle pagine più significative della storia della musica latina nel nostro secolo si verificò allorchè la tradizione negra del Son cubano incontrò il jazz nordamericano.

Uno dei precursori del caribe-jazz (o latin jazz) fu negli anni'30 il celebre Duke Ellington che con la una composizione Caravan (suonata con la tipica clave xilofonica usata poi da tutte le latin jazz band) anticipò una tendenza che di lì a poco sarebbe esplosa nella città più all'avanguardia degli States, New York. Qui i personaggi chiave del boom, negli anni 40, del latin jazz furono il cubano MARIO BAUZA', trombettista che dopo aver suonato in varie orchestre di puro jazz, incontrò FRANK "MACHITO" GRILLO, divenendo direttore artistico della band Machito y sus afrocubanos, firmando una pagina dello stile definito come "Cubop", integrazione fra lo stile afrocubano ed il Be Bop (evoluzione jazz dello Swing nord americano).
La band di Machito/Bauzà destò l'attenzione del pubblico ottenendo grande successo e influenzando notevolmente un altro trombettista, compositore Dizzie Gillespie. Costui, affascinato dai ritmi afro, chiamò a suonare nella propria orchestra quello che diverrà uno dei miti caribe-jazz, il tamborero CHANO POZO, suonatore di percussioni in una setta negra afrocubana. Le ripercussioni di questo stile musicale sugli artisti del tempo fu notevole ( si pensi che perfino una classica swing-band come quella di Benny Goodman ingaggiò un tamborero famoso come Armando Peraza per adeguarsi ai tempi), spalancando le porte della Grande Mela al fenomeno degli anni '50, il Mambo, con artisti del calibro di Tito Puente, che nel latin jazz trovò bellissime fonti d'ispirazione.
Le radici del latin jazz si ritrovano comunque in molte composizioni di musicisti di mambo dell'epoca che usavano (sul modello riproposto anche da Tito Puente) la clave xilofonica come elemento caratteriale. Il caribe jazz trovò anche in Cuba fanatici esecutori come l'Orquesta Casino de la Playa, il grande musicista compositore Benny Morè e, in tempi più recenti, "Mongo" Santamaria, Jesus Valdès y su Irakere, Gonzalo Rubalcaba y su Grupo Proyecto, i fratelli Vitier, Paquito D'Rivera, il trombettista Arturo Sandoval. Ed inoltre Ray Barreto, Eddi Palmieri ed il percussionista Bobby Sanabria (nato da genitori portoricani nella parte del Bronx conosciuta come Fort Apache) oggi leader della moderna n.y. tropical jazz connection.

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