Il grande sonero cubano Beny Morè lo soprannominò "El Sonero Mayor". Ismael Rivera rappresenta una delle anime della musica portorriqueña più rappresentative. Nato a Santurce (Portorico) nel 1931 nel quartiere del "Machuchal", uno dei posti più vivaci per la presenza di musicisti che suonavano ad ogni ora del giorno e della notte, Ismael Rivera iniziò a lavorare prestissimo lustrando scarpe. A 13 anni, incoraggiato dai genitori piacevolmente sorpresi dalla sua vena canora, comincia a cantare, frequentando con un percussionista del posto alcuni locali della zona. Lì incontra un giovane appassionato di percussioni, di musica Bomba e Plena. Il suo nome è Raphael Cortijo. Sarà lui ad introdurre Ismael, ancora adolescente, nel mondo della musica afro-caribeña. Esordio del sonero Rivera è al Black Magic di Miramar (località vicino a San Juan) supportato dal nascemte Cortijo y su Combo. Raphael Cortijo fu un innovatore della musica tradizionale portoricana: introdusse infatti nella musica Plena e Bomba le Timbas, una versione locale delle percussioni cubane Congas, al posto delle usate Pandeteras e gli arrangiamenti di pianoforte. Insieme, Rivera y Cortijo, incisero oltre 25 LP.
Ma quali qualità possedeva Ismael Rivera per meritarsi l'appellativo di "sonero mayor" ? Il musicologo messicano R.Figueroa Hernandez, così lo descrive: " Quattro erano gli elementi dominanti dello stile di Rivera che ne facevano un autentico sonero : qualità vocali, assoluto controllo sul ritmo, sapiente uso delle parole in connessione con la musica, eccezzionali capacità di improvvisazione musicale e scenica. La sua voce, tipicamente nasale, ricordava i grandi interpreti della musica africana. Famoso il suo modo di cantare usando parole senza senso che però dessero enfasi alla musica (jitanjàfora), che rendevano il suo modo di cantare piacevole al pubblico del barrio come alla raffinata borghesia." Con il successo, Ismael Rivera e Raphael Cortijo imboccarono la via della droga e dell'alcool, che li portò entrambe a finire in carcere in un penitenziario. Questo fatto stroncò la loro favolosa carriera in Porto Rico e Ismael preferì emigrare, per trovare lavoro, a New York. Qui Rivera incontra Tito Puente con cui canta per un periodo, per poi fondare un suo gruppo "Los Cachimbos". Purtroppo perde la salute a causa dei continui eccessi e con essa quasi del tutto la voce. Ritornato in patria, muore nel 1987 per un infarto, poco tempo dopo il suo "compadre" Raphael Cortijo. Oggi i due sono sepolti vicini, nel cimitero di Villa Palmeras. Ma la loro musica è viva più che mai nella terra de l'Isla de Encanto.
Ma quali qualità possedeva Ismael Rivera per meritarsi l'appellativo di "sonero mayor" ? Il musicologo messicano R.Figueroa Hernandez, così lo descrive: " Quattro erano gli elementi dominanti dello stile di Rivera che ne facevano un autentico sonero : qualità vocali, assoluto controllo sul ritmo, sapiente uso delle parole in connessione con la musica, eccezzionali capacità di improvvisazione musicale e scenica. La sua voce, tipicamente nasale, ricordava i grandi interpreti della musica africana. Famoso il suo modo di cantare usando parole senza senso che però dessero enfasi alla musica (jitanjàfora), che rendevano il suo modo di cantare piacevole al pubblico del barrio come alla raffinata borghesia." Con il successo, Ismael Rivera e Raphael Cortijo imboccarono la via della droga e dell'alcool, che li portò entrambe a finire in carcere in un penitenziario. Questo fatto stroncò la loro favolosa carriera in Porto Rico e Ismael preferì emigrare, per trovare lavoro, a New York. Qui Rivera incontra Tito Puente con cui canta per un periodo, per poi fondare un suo gruppo "Los Cachimbos". Purtroppo perde la salute a causa dei continui eccessi e con essa quasi del tutto la voce. Ritornato in patria, muore nel 1987 per un infarto, poco tempo dopo il suo "compadre" Raphael Cortijo. Oggi i due sono sepolti vicini, nel cimitero di Villa Palmeras. Ma la loro musica è viva più che mai nella terra de l'Isla de Encanto.
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