domenica 2 novembre 2008

Storia della Rumba cubana



Fino agli ultimi decenni del 19°secolo, Cuba fu un'isola piuttosto sottosviluppata, la cui economia era basata integralmente sulla raccolta del cotone e del tabacco. Ma le intensive coltivazioni di canna da zucchero produssero un "cambiamento" drastico nell'economia locale e la domanda di "braccia da lavoro" (generalmente schiavi negri importati dall'Africa) aumentò in maniera esponenziale, contribuendo a far esplodere un vero e proprio commercio con la costa Occidentale africana, da cui in poco più di trent'anni (1835-1865) oltre 400.000 africani furono "esportati" e ridotti in schiavitù. Fu così che in Cuba alla fine del 19° secolo, oltre il 40% della popolazione era rappresentata da africani, raggrupati in molte etnie diverse che importarono sull'isola una varietà di elementi culturali indigeni.
Questi rappresentanti della "nazione" africana si unirono fra loro in confraternite (dette "cabildos" nelle zone urbane, "centrales" in quelle rurali), il cui scopo era quello di preservare le proprie tradizioni storico/religiose e dare mutua assistenza agli associati. Agli inizi del 20° secolo, dopo l'abolizione della tratta degli schiavi, in Cuba si distinguevano 4 gruppi maggioritari di origine afro : LUCUMI, ARARA', ABAKUA', KONGO. Il gruppo YORUBA conosciuti in Cuba con il nome di LUCUMI (perchè si chiamavano fra loro oloku-mi, amico mio), era originario dalla Nigeria. Essi portarono con sè la loro religione basata sul culto degli "Orishas" che andò a fondersi con i culti cattolici presenti, dando origine alla c.d. Santeria, che continuò la tradizione dei "cabildos" organizzando delle vere e proprie case, dette "casas de ocha" e quindi se stessa "Regla de Ocha". Come in tutte le religioni afro, la musica giocò un ruolo fondamentale per creare l'atmosfera e la comunicazione con le deità. Il più sacro strumento musicale dei Lucumi era rappresentato dai c.d. "Batà", un trio di percussioni usato in quasi tutte le cerimonie a sfondo religioso ed iniziatico (formato da iyà il più grande, itòtele il medio ed okònkolo il più piccolo).
Il gruppo ARARA' proveniva dal Dahomey (oggi Benin Rep.). Il loro nome deriva dalle città di Rada (Haiti) e Arrada (Isola Carriacou) e deriva dal loro caratteristico modo di suonare percuotendo il corpo con le mani. Il gruppo ABAKUA' proviene dal sud Nigeria e Camerun. Caratteristico nel loro folklore danzare con una maschera di leopardo sul volto. KONGO furono chiamati tutti coloro che non appartenevano ai tre precedenti gruppi, ma piuttosto ad un area centro africana. I Kongo suonavano usando delle percussioni caratteristiche fatte con tronchi d'albero incavati, chiamati Yuka (in numero di 3): cajia il più grande, mula il medio e cachimbo il più piccolo suonati con dei bastoni detti Guagua. Dopo la rivoluzione in Haiti alcuni gruppi di essi, fuggirono dall'isola e trovarono rifugio assieme a dei propietari di piantagioni francesi nelle zone orientali di Cuba (Guantanamo Santiago), importando il loro modo di suonare e danzare (c.d. Tumba Francesa). Nel 1886, con l'abolizione della tratta degli schiavi e la conseguente loro liberazione, una marea di gente che non possedeva nulla si riversò dalle campagne nelle città, confluendo nei sobborghi periferici ( detti Solares ) alla periferia dei grossi centri abitati. Lì le varie etnie africane si mescolarono con spagnoli bianchi in una situazione di opprimente povertà, cui la musica pareva essere l'unico momento di svago collettivo. Ed è qui che, fra la fine dell'800 e gli inzi del 1900 nacque la Rumba. Parola che originariamente significava "festa, divertimento" ed i cui strumenti primevi furono casse di legno (cajones da cui il termine di Rumba de cajones) accompagnate dalle claves. Presto furono sostituiti da dei tamburi in gruppi di tre, detti Tumbadoras : tumba, llamador y quinto, cui se ne aggiunse poi un altro "cata" che veniva percosso sulla parte esterna creando un ritmo conosciuto come "Càscara". Ai nostri giorni le tradizioni afro della cultura musicale cubana trovano pubblica esecuzione nelle feste del "Carnival". A Santiago, i Cabildos locali celebrano il carnival (che prende il nome di "Festa de mamarrachos") dal 24 Giugno al 26 Luglio. All'Avana il giorno dell'Epifania ( El dia de los Reyes).

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