venerdì 28 novembre 2008

Salsaholics, quando il ballare Salsa diventa manìacale


Piacere di muoversi. Voglia di socializzare e stare con gli altri. Ascoltare musica che piace in un ambiente coinvolgente. In poche parole, divertimento. Ma fra il semplice fare quattro salti occasionale e l'essere maniaci per la salsa c'è n'è di strada e in mezzo coesistono e premono motivazioni alle volte sotto il limite della percezione cosciente. Quanto infatti le motivazioni inconscie agiscono sui nostri comportamenti? Secondo le teorie della psicologia comportamentale, ogni individuo agisce principalmente sulla base di 2 motivazioni primarie condizionanti:
. fuga dalla sofferenza/allontanamento dal dolore
. ricerca del piacere
Che applicabilità potrebbe avere questo teorema su coloro che sono iper-appassionati di Salsa ? Ognuno ovviamente si dà delle proprie spiegazioni: ballare Salsa e' divertente, è sensuale, si conosce gente nuova, l'ambiente è vivace, si balla in coppia, la musica è calda e accattivante. Evidentemente, in tutte queste motivazioni, il ballerino pare voler trovare una propria ricerca del piacere.
Tuttavia alle volte accade che il semplice ballare si trasformi in una mania di frequentazione di ambienti, di perfezionamento ossessivo del ballo, di continue elucubrazioni e spunti di conversazione su tutta una serie di argomenti correlati (concerti, dischi, artisti, locali) per cui il semplice appassionato si trasforma in quello che viene definito come "salsaholic = salsa maniaco". Il Salsaholic è un individuo che ha posto la Salsa come centro della sua vita ed il ballo ne è l'esternazione più evidente. Quale sia la molla che trasformi il semplice ballerino occasionale in un maniaco del ballo, non è facile da identificare. Si tratta di un semplice avvicinamento al piacere, o di una fuga da uno stato (magari latente) di sofferenza ? Di un qualcosa vissuto come come una possibilità vincente, o sentito come un obbligo di ruolo ? Di un qualcosa al quale l'individuo vuole essere parte (eterocentrismo), o che desidera ruoti attorno a sè (egocentrismo) ? Ecco una risposta data dagli psicologi:
. Impulso al controllo: la molla in questo caso è una bassa auto-stima che scatena bisogno di sicurezza, quindi necessità di controllo su tutto e tutti. La ricerca ossessiva del controllo/potere è in conclusione una fuga dalla sofferenza, p. es. la paura di essere considerati incapaci, anonimi, insignificanti, non accettati, messi da parte. Ma questa maniacità viene vissuta dal soggetto come possibilità vincente, tradotta nella formula per cui + bravo si traduce in + abile e quindi in un maggior possibilità di successo nella scelta decisionale su eventuali partners. Il Salsaholic inoltre ricerca contesti in cui egli stesso è egocentricamente calato nella situazione stessa, traendo da questo fonte di piacere, inteso come gratificazione del proprio sè per lo stesso fatto di essere sempre presente, di essere sempre in pista, di conoscere molte cose dell'argomento.
Comunque, in deroga alle suesposte asserzioni dottrinali, va anche affermato il valore positivo che sull'individuo esercita una passione vissuta integralmente, ovviamente quando questa non vada a ledere la sfera della libertà altrui e non sfoci nel fanatismo (caso questo abbastanza diffuso anche nel mondo della Salsa). Essere attratti a livello intellettivo ed emozionale da forme espressive e di cultura che possono arricchire il proprio bagaglio di esperienze, è qualcosa che fa parte della meccanica della vita stessa di ogni individuo. Il ballo e la musica sono indubbiamente fra le forme artistico/culturali più sane e gratificanti, utili per evadere dalla monotonia quotidiana. Quindi perchè non sfruttarle? Naturalmente c'è modo e maniera, come si dice ...

1 commento:

Spirit ha detto...

Salve, io pratico salsa da poco ma molto attivamente (più di due corsi a settimana+disco). Per quanto mi riguarda, la salsa, o il ballo in generale, non è solo una scoperta continua ma anche un occasione di miglioramento. Ora come ora ogni minuto in più passato ad esercitarmi è un aumento visibile delle mie capacità e gli altri me ne danno conferma. Secondo me ballare è un modo per sentirsi liberi, esser felici e render felici qualcuno (il partner). Direi che nella vita reale non è sempre vero la stessa cosa, quindi è un incentivo a investire e realizzarsi nel ballo.