lunedì 10 novembre 2008

Motivare gli allievi


Per tutti coloro che insegnano, cosa importante è riuscire a motivare e mantenere ad un certo livello l'attenzione dei propri allievi. Infatti è facile che si verifichi, dopo un avvio pieno di entusiasmo, un calo di interesse ed energia in coloro che seguono i corsi, dovuto a vari fattori.
. difficoltà incontrate in fase esecutiva
. incapacità nell'esporre in modo chiaro da parte del maestro
. problemi di stanchezza fisica e nervosa soggettivi
. poco interesse suscitato dalle tematiche esposte
Resta comunque il fatto che un calo di attenzione si rivela inefficace per il buon esito dei risultati. Per ovviare a ciò, ecco alcuni semplici ma efficaci "trucchi del mestiere" che l’istruttore può porre in essere per mantenere alta l’attenzione:
1. intercalare le lezioni ponendo domande agli allievi sulle argomentazioni trattate ed obbligandoli così a impegnarsi seguire per poter rispondere a tono
2. chiamare gli allievi in gruppi di 2/3 coppie a mostrare davanti a tutti gli altri quello che è stato da poco spiegato. Questo sistema mantiene alto l'interesse e stimola le persone ad un maggior impegno, al fine di evitare brutte figure dinanzi al gruppo
3. intercalare le lezioni raccontando degli aneddoti spiritosi ma istruttivi riguardanti le proprie esperienze di ballerino ed insegnante. Aiutano le persone a costruirsi un quadro di rapporti con un mondo che percepiscono pieno di difficoltà e permettono all'ambiente un attimo di rilassamento
4. citare il nome di una persona che pone una domanda, girandola all'intero gruppo per coinvolgerlo. Questo obbliga i partecipanti a ragionare e non assentarsi mentalmente durante la lezione
Spesso infatti ci si chiede perchè, nonostante corsi e stages di ballo latino annoverino molti partecipanti, il ritmo di crescita dei frequentatori delle sale sia molto lento o addirittura in calo in certi periodi. Ovvero, tutta la gente che impara a ballare, dove va a finire? Con tutti i nuovi salseri che corsi sfornano continuamente, il "popolo" del latino dovrebbe essere aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni. Ma a sentire le opinioni degli operatori del settore così non è. Quindi se ne deduce che la percentuale di chi realmente approda alla sala da ballo rispetto a chi inizia ad imparare a ballare è piuttosto bassa. Esiste pertanto un oggettivo fenomeno di dispersione che agisce con costanza, facendo sì che molti abbandonino strada facendo.
Risulta pertanto importante cercare di capire, innanzi tutto, quali siano le posibili motivazioni di base che spingono una persona a frequentare un corso di salsa:
1. allargare il proprio giro di conoscenze/amicizie tramite il ballo
2. imparare a ballare perchè piace il genere musicale
3. passare il tempo facendo qualcosa di diverso
4. fare dell'attività fisica
La maggior parte delle persone è spinta da una motivazione di ordine interpersonale: il ballo viene usato come strumento per permettere l'instaurarsi di nuovi contatti e conoscenze. Un buon sistema insomma per rompere il ghiaccio. Ma se così è, perchè non continuare sulla stessa falsariga in una qualsiasi sala da ballo ? Sarebbe la logica conclusione ma, evidentemente, qualcosa nel tempo cambia rispetto all'idea originaria:
. l' apprendimento risulta troppo difficoltoso e impegnativo
. manca un polo di catalizzazione delle amicizie che si formano nel corso
. l'impatto con l'ambiente della sala da ballo terrorizza le nuove leve
. nelle sale tendono a crearsi fazioni che spesso fanno "circolo chiuso" quasi impenetrabile
Tali tipologie negative, spesso concomitanti, portano molte persone ad abbandonare scoraggiati il settore, senza tentare di insistere a proseguire. Inoltre, specie negli ultimi tempi, le proposte di serate a tema da parte dei gestori dei locali ha portato al crearsi di categorie di ballerini “specializzati” in uno stile di ballo (o cubano – oppure portoricano/n.y.style/LA style) con l’innalzamento del livello tecnico qualitativo. Questo però ha prodotto un ancora più macroscopico “bug” fra principianti che tentano di inserirsi e frequentatori abituali già provetti che formano un'elite in cui gli ultimi arrivati faticano ad inserirsi. La figura dell'istruttore/accompagnatore diventa pertanto fondamentale. Organizzare con i propri allievi delle uscite in sala e mantenere aggregato il gruppo attorno a sè, permette ai principianti di avere un sicuro punto di riferimento psicologico, soprattutto nei rapporti con le altre scuole.

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